Per completare il quadro e poiché siamo convinti che ciascuno di noi è ciò che fa e il nostro Com.It.Es. è ciò che ha fatto per il proprio territorio, riportiamo il più recente bilancio del lavoro svolto dael Com.It.Es. nell’anno 2020 (di seguito Relazione sintetica del Presidente del Com.it.Es. circa il bilancio consuntivo 2020).
L’anno che si è appena concluso ha posto la nostra comunità, il mondo intero e anche questo Com.It.Es. di fronte ad una grave sfida, non ancora risolta.
La pandemia, esplosa proprio un anno fa ha avuto un importante impatto sulle nostre vite e ha portato dei cambiamenti che da un lato le generazioni più giovani difficilmente dimenticheranno, e dall’altro che i più anziani hanno spesso vissuto come l’inesorabile privazione di quelli che potrebbero essere o essere state le ultime occasioni di socialità.
Molte aziende e attività private sono state poste di fronte ad un bivio e spesso costrette alla chiusura. Le scuole hanno dovuto reinventarsi, le famiglie si sono ritirate fra quattro, spesso troppo anguste mura. Molti privati in condizioni di estrema indigenza si sono rivolti al Com.It.Es. e noi abbiamo cercato di metterli in contatto con le strutture adeguate.
La reazione è stata immediata, ci siamo reinventati.
Abbiamo dato un contributo cercando di diffondere velocemente ed estemporaneamente traduzioni in italiano delle informazioni più recenti attraverso i nostri mezzi di comunicazione, come le informazioni dal Governo bavarese, dalla città di Monaco, il sostegno psicologico in italiano offerto telefonicamente anche dall’Italia, informazioni e dibattiti sugli aiuti economici offerti e, non ultimo, il sostegno alla campagna a favore della vaccinazione contro il Covid-19.
Abbiamo promosso il transito sul canale online di tutte le manifestazioni, culturali e artistiche, ove questo fosse possibile e lo stesso abbiamo fatto con le nostre riunioni: in questo modo abbiamo cercato di dare sostegno ad una nuova forma di socialità e condivisione.
Soprattutto nella prima fase della crisi pandemica, abbiamo avuto modo di apprezzare la reazione tempestiva di molte aziende italiane anche nel nostro territorio, cosa che ci ha veramente resi orgogliosi.
Lo stesso abbiamo potuto osservare della scuola bilingue italo-tedesca, che si è reinventata online nel giro di pochissimi giorni ed è riuscita a formulare una offerta scolastica completa e seria, intervenendo anche nei casi di necessità.
Anche i corsi di lingua e cultura, messi a dura prova dalla mancanza di disponibilità di aule – mancanza che non si è fatto in tempo a rilevare presso le dovute sedi amministrative locali – venivano chiamati a riorganizzarsi nuovamente in modalità online: eppure, con grandi sacrifici, di ragazzi e soprattutto degli insegnati, si è riusciti, fin qui, ad andare avanti.
Con un occhio speciale ai corsi di lingua e cultura ma pensando a tutto il mondo italofilo ed italofono in Baviera, questo Com.It.Es. ha promosso e sta attivamente sostenendo un importante progetto di promozione online in collaborazione con il Ministero per gli affari esteri e comunitari, che speriamo possa partire a breve con un prototipo e dare un contributo importante alla diffusione di modelli di positività creativa e innovazione del Made in Italy.
A proposito di Made in Italy, insieme alla rete Intercomites abbiamo promosso una campagna di comunicazione di promozione dei prodotti italiani.
Abbiamo promosso e sostenuto insieme al Consolato Generale e di volta in volta associazioni e Istituzioni diverse, delle campagne a sostegno delle categorie più colpite (la ristorazione, gli artisti, gli ospedali italiani).
Nonostante le difficoltà del caso abbiamo riaperto lo sportello del Cittadino, stabilendo un contatto in corso di potenziamento con il Consolato Generale, per meglio venire incontro alle esigenze dei connazionali anche attraverso lo strumento telematico e telefonico.
La pandemia ha acuito la crisi di “orientamento” professionale di molti connazionali, soprattutto ma non solo, di genere femminile. In questo ambito abbiamo promosso attività di coaching online che hanno avuto molto successo.
Abbiamo dato un contributo, come abbiamo potuto, alla campagna per le elezioni comunali, organizzando materiale e incontri (prima del Lock-Down) con i numerosi candidati italiani.
Abbiamo per la prima volta ospitato una presentazione della pubblicazione della fondazione Migrantes (della Conferenza Episcopale Italiana) a Monaco di Baviera.
La realizzazione dei “Dialoghi di Maggio”, la “Rete tra strutture educative e scolastiche” così come la conferenza dell’Istituto di italianistica ha dovuto essere rinviati, rispettivamente al 2021 e al 2022.
Al contrario hanno puto ugualmente aver luogo il ciclo di manifestazioni per i 100 anni di Gianni Rodari, anche se per lo più in modalità online e con una necessaria riprogrammazione di molti eventi, e la nuova edizione di “Il.Fest” festa del Libro italiano, entrambi con il Patrocinio del Consolato Generale.
È stato realizzato un filmato relativo al progetto “Opera Semplice” nelle scuole bavaresi.
È stata stabilita una nuova collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino ed il Progetto dell’Osservatorio Europeo per il diritto patrimoniale di Famiglia, che ha avuto una sua manifestazione online lo scorso novembre.
A dicembre è stata accolta la richiesta di collaborazione di alcuni concittadini per accrescere la consapevolezza dei nostri ristoratori rispetto agli aiuti di Stato disponibili attraverso un webinar.
Il Com.It.Es. ha continuato a curare le relazioni con gli organi amministrativi e governativi bavaresi, nelle modalità consentite dalla situazione epidemiologica.
Si preme sottolineare ancora una volta, come l’impegno burocratico legato allo svolgimento delle attività amministrative del Com.It.Es. tenda a fagocitare le risorse di tempo, umane e di entusiasmo, dei membri del Com.It.Es., che invece desidererebbero occuparsi della propria Comunità.
Inoltre,
da qualche anno il finanziamento ordinario ha raggiunto dimensioni talmente esigue da garantire a malapena la copertura delle spese di gestione dell’ufficio (affitto all’Istituto Italiano di Cultura, stipendio per un minijob di poche ore settimanali, bollette). Questo impedisce qualunque forma di programmazione ma anche di intervento straordinario per casi di emergenza.
I risultati che si possono raggiungere insieme attraverso l’impegno dei Com.It.Es. sono molti e sono di grande valore per la Comunità. Presupposto essenziale però è sempre che si agisca con spirito di squadra, lealtà reciproca, tolleranza, capacità di mediazione, riconoscimento dei ruoli, rispetto dei processi democratici e del mandato che ci è stato assegnato, ed un minimo di flessibilità, nonché l’essenziale riconoscimento Istituzionale.
Monaco, 11 febbraio 2021
Dr. Daniela Di Benedetto
_ Presidente del Com.It.Es. di Monaco di Baviera