Com.It.Es. Monaco di Baviera

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Chi siamo

Car* Concittadin*, il 14 dicembre 2021 si è costituito il nuovo Comites, che risulta essere così composto

Daniela Di Benedetto – Presidente
Marco Berruti – Vicepresidente
Giorgia Capozzi – Tesoriera
Silvia Alicandro – Membro Esecutivo

Enrico Bianco – Segretario

Salvatore Bufanio – Consigliere
Barbara Cadelano – Consigliere
Michele Cagnoli – Consigliere
Daniele De Filippis – Consigliere
Sara Ingrosso – Consigliere
Andrea Masciavè – Consigliere
Michela Pavan – Consigliere

Non siamo nuovi, oggi siamo in carica da

quasi sei anni e speriamo di andare presto incontro ad un rinnovamento.
Per spiegare chi siamo cominciamo da quella che era la visione del Com.It.Es. che nel 2015
ci eravamo prefissi di avere.

Questo era l’entusiasmo con il quale abbiamo accolto il nostro incarico subito dopo l’elezione
nel 2015 (Comunicato del 01.05.2015)


Il Com.It.Es. di Monaco di Baviera eletto nel 2015 è nuovo, giovane, donna e proiettato al futuro.
Il risultato con il quale ci hanno confrontato le ultime elezioni del Com.It.Es. non possono non destare alcune e profonde preoccupazioni. Anche a Monaco di Baviera, circoscrizione in cui il Com.It.Es. ha operato bene ed intensamente, soprattutto nella promozione del mondo in migrazione a livello istituzionale tedesco e bavarese, il flop è stato notevole e la partecipazione al voto molto bassa.
L’inversione dell’opzione di voto e l’aver procrastinato per troppi anni il voto per il Com.It.Es. hanno certamente avuto effetti devastanti sulla partecipazione al voto in termini quantitativi, mentre i tagli non razionali operati ai danni dei consolati hanno altrettanto certamente minato alla qualità dell’accesso al voto.
È anche vero che i Com.It.Es. erano invecchiati negli anni perdendo, forse anche per questo, il contatto con la comunità e l’energia necessaria a rinnovare obiettivi, modi, strumenti.
Forse hanno anche perso lo spirito di squadra lasciando due, tre di loro lavorare per tutti.
Questi dati erano prevedibili già a settembre ed è per questo che sin dalla costituzione della nostra lista abbiamo voluto dare un’immagine di rottura con quello che già allora chiamavamo “il Com.It.Es. che verrà”.
La nostra lista era composta da 11 donne e 4 uomini, età media sui 45 anni, candidati di nuova e vecchia migrazione, prime e seconde generazioni, tecnici, scienziati, imprenditori, giuristi, insegnanti, medici, artisti: ecco il nostro profilo.
Nell’Aprile 2015 siamo stati quasi tutti eletti (12 su 15): questo deriva dalle difficili condizioni delle precedenti elezioni e ci dà ovviamente poca flessibilità per il futuro. Ci siamo comunque dati l’obiettivo di essere un Com.It.Es. che guardi al futuro agganciando il vecchio ma eterno mondo dell’emigrazione e dell’associazionismo, puntando all’incontro della comunità quanto ai nuovi strumenti di comunicazione ed informazione.
I nostri primi passi sono stati mossi rinnovando una prima volta il sito-web del Com.It.Es. in modo da preservare la grande mole di informazione già contenuta, introducendo nuove piattaforme a cominciare da Facebook, cercando di incontrare il più possibile le Istituzioni e la comunità semplicemente andando incontro a ciascuno di questi attori.
Vogliamo, in primo luogo, rimanere “squadra”, valorizzando le peculiarità di ciascuno e cercando di captare quante più risorse ed energie possibile anche dall’esterno: coinvolgimento è e sarà la nostra parola d’ordine. Non abbiamo paura del confronto con chi la pensa diversamente da noi mentre pensiamo che la solitudine svuoti di significato politico anche il migliore dei progetti.
Desideriamo che le nostre riunioni, ad esempio, non solo vengano pubblicizzate il più possibile, ma che avvengano anche laddove la gente si riunisce davvero: se la comunità non viene da noi saremo noi a cercarla!
Bisogna dire che nessuno dei nuovi consiglieri del Com.It.Es. di Monaco di Baviera ha esperienza pregressa di Com.It.Es. e che tutti per la prima volta ricopriamo questo ruolo.
Questo dato ci consente di immaginare il Com.It.Es. in modo assolutamente scevro da pregiudizi e ricordi di come era stato. Allo stesso tempo avremo bisogno di un po’ di tempo per capire come potranno funzionare alcuni meccanismi ma su questo sappiamo di poter contare sul prezioso sostegno di chi ci ha preceduti.
Quando abbiamo formato la nostra lista non sapevamo ancora che saremmo rimasti gli unici a gareggiare perché nessuno oltre noi avrebbe raccolto il numero minimo di sottoscrizioni utile per la presentazione della lista. A maggiora ragione dobbiamo dire di essere contenti della lungimiranza mostrata nel comporre una lista quanto più eterogenea possibile.
L’eterogeneità, in questo l’esperienza migratoria ci ha insegnato molto, complica la gestione del gruppo, ne massimizza tuttavia potenzialità e creatività.

Ecco, noi desideriamo cominciare il nostro lavoro con umiltà, buona volontà, desiderio di ascolto e mettendo in essere tutta la nostra capacità di analisi e di sintesi perché la comunità in emigrazione torni a sentirsi vicina alle proprie rappresentanze, di ogni tipo e livello, e perché le Istituzioni italiane recepiscano l’idea che il voto all’estero va sostenuto e non demolito, che siamo una risorsa della quale né l’Italia né tantomeno il nostro Paese ospite può o potrà mai fare a meno.
Questi alcuni dei nostri obiettivi:

  • Razionalizzazione dei servizi consolari attraverso una più forte collaborazione con le amministrazioni locali e con l’Europa;
  • Rafforzamento della funzione di informazione – attraverso il nostro sportello – e di accoglienza dei nuovi arrivati – Newcomers Network Party;
  • Potenziamento dei mezzi e di informazione attraverso tecnologie nuove e tradizionali;
  • Sostegno all’associazionismo e ai momenti di incontro della comunità;
  • Eventi divulgativi sui temi della salute in emigrazione;
  • Sostegno alle piccole e medie imprese, al made in Italy;
  • Analisi della comunità e dei gruppi meno raggiungibili della stessa;
  • Sostegno alla diffusione della lingua e cultura italiana e alla scuola italo-tedesca;
  • Digitalizzazione della PA e semplificazione della burocrazia;

Augurateci buon lavoro, ne abbiamo bisogno!

Per completare il quadro e poiché siamo convinti che ciascuno di noi è ciò che fa e il nostro Com.It.Es. è ciò che ha fatto per il proprio territorio, riportiamo il più recente bilancio del lavoro svolto dael Com.It.Es. nell’anno 2020 (di seguito Relazione sintetica del Presidente del Com.it.Es. circa il bilancio consuntivo 2020).

L’anno che si è appena concluso ha posto la nostra comunità, il mondo intero e anche questo Com.It.Es. di fronte ad una grave sfida, non ancora risolta.
La pandemia, esplosa proprio un anno fa ha avuto un importante impatto sulle nostre vite e ha portato dei cambiamenti che da un lato le generazioni più giovani difficilmente dimenticheranno, e dall’altro che i più anziani hanno spesso vissuto come l’inesorabile privazione di quelli che potrebbero essere o essere state le ultime occasioni di socialità.
Molte aziende e attività private sono state poste di fronte ad un bivio e spesso costrette alla chiusura. Le scuole hanno dovuto reinventarsi, le famiglie si sono ritirate fra quattro, spesso troppo anguste mura. Molti privati in condizioni di estrema indigenza si sono rivolti al Com.It.Es. e noi abbiamo cercato di metterli in contatto con le strutture adeguate.
La reazione è stata immediata, ci siamo reinventati.
Abbiamo dato un contributo cercando di diffondere velocemente ed estemporaneamente traduzioni in italiano delle informazioni più recenti attraverso i nostri mezzi di comunicazione, come le informazioni dal Governo bavarese, dalla città di Monaco, il sostegno psicologico in italiano offerto telefonicamente anche dall’Italia, informazioni e dibattiti sugli aiuti economici offerti e, non ultimo, il sostegno alla campagna a favore della vaccinazione contro il Covid-19.
Abbiamo promosso il transito sul canale online di tutte le manifestazioni, culturali e artistiche, ove questo fosse possibile e lo stesso abbiamo fatto con le nostre riunioni: in questo modo abbiamo cercato di dare sostegno ad una nuova forma di socialità e condivisione.
Soprattutto nella prima fase della crisi pandemica, abbiamo avuto modo di apprezzare la reazione tempestiva di molte aziende italiane anche nel nostro territorio, cosa che ci ha veramente resi orgogliosi.
Lo stesso abbiamo potuto osservare della scuola bilingue italo-tedesca, che si è reinventata online nel giro di pochissimi giorni ed è riuscita a formulare una offerta scolastica completa e seria, intervenendo anche nei casi di necessità.

Anche i corsi di lingua e cultura, messi a dura prova dalla mancanza di disponibilità di aule – mancanza che non si è fatto in tempo a rilevare presso le dovute sedi amministrative locali – venivano chiamati a riorganizzarsi nuovamente in modalità online: eppure, con grandi sacrifici, di ragazzi e soprattutto degli insegnati, si è riusciti, fin qui, ad andare avanti.
Con un occhio speciale ai corsi di lingua e cultura ma pensando a tutto il mondo italofilo ed italofono in Baviera, questo Com.It.Es. ha promosso e sta attivamente sostenendo un importante progetto di promozione online in collaborazione con il Ministero per gli affari esteri e comunitari, che speriamo possa partire a breve con un prototipo e dare un contributo importante alla diffusione di modelli di positività creativa e innovazione del Made in Italy.
A proposito di Made in Italy, insieme alla rete Intercomites abbiamo promosso una campagna di comunicazione di promozione dei prodotti italiani.
Abbiamo promosso e sostenuto insieme al Consolato Generale e di volta in volta associazioni e Istituzioni diverse, delle campagne a sostegno delle categorie più colpite (la ristorazione, gli artisti, gli ospedali italiani).
Nonostante le difficoltà del caso abbiamo riaperto lo sportello del Cittadino, stabilendo un contatto in corso di potenziamento con il Consolato Generale, per meglio venire incontro alle esigenze dei connazionali anche attraverso lo strumento telematico e telefonico.
La pandemia ha acuito la crisi di “orientamento” professionale di molti connazionali, soprattutto ma non solo, di genere femminile. In questo ambito abbiamo promosso attività di coaching online che hanno avuto molto successo.
Abbiamo dato un contributo, come abbiamo potuto, alla campagna per le elezioni comunali, organizzando materiale e incontri (prima del Lock-Down) con i numerosi candidati italiani.
Abbiamo per la prima volta ospitato una presentazione della pubblicazione della fondazione Migrantes (della Conferenza Episcopale Italiana) a Monaco di Baviera.
La realizzazione dei “Dialoghi di Maggio”, la “Rete tra strutture educative e scolastiche” così come la conferenza dell’Istituto di italianistica ha dovuto essere rinviati, rispettivamente al 2021 e al 2022.
Al contrario hanno puto ugualmente aver luogo il ciclo di manifestazioni per i 100 anni di Gianni Rodari, anche se per lo più in modalità online e con una necessaria riprogrammazione di molti eventi, e la nuova edizione di “Il.Fest” festa del Libro italiano, entrambi con il Patrocinio del Consolato Generale.
È stato realizzato un filmato relativo al progetto “Opera Semplice” nelle scuole bavaresi.

È stata stabilita una nuova collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino ed il Progetto dell’Osservatorio Europeo per il diritto patrimoniale di Famiglia, che ha avuto una sua manifestazione online lo scorso novembre.
A dicembre è stata accolta la richiesta di collaborazione di alcuni concittadini per accrescere la consapevolezza dei nostri ristoratori rispetto agli aiuti di Stato disponibili attraverso un webinar.
Il Com.It.Es. ha continuato a curare le relazioni con gli organi amministrativi e governativi bavaresi, nelle modalità consentite dalla situazione epidemiologica.
Si preme sottolineare ancora una volta, come l’impegno burocratico legato allo svolgimento delle attività amministrative del Com.It.Es. tenda a fagocitare le risorse di tempo, umane e di entusiasmo, dei membri del Com.It.Es., che invece desidererebbero occuparsi della propria Comunità.
Inoltre,
da qualche anno il finanziamento ordinario ha raggiunto dimensioni talmente esigue da garantire a malapena la copertura delle spese di gestione dell’ufficio (affitto all’Istituto Italiano di Cultura, stipendio per un minijob di poche ore settimanali, bollette). Questo impedisce qualunque forma di programmazione ma anche di intervento straordinario per casi di emergenza.
I risultati che si possono raggiungere insieme attraverso l’impegno dei Com.It.Es. sono molti e sono di grande valore per la Comunità. Presupposto essenziale però è sempre che si agisca con spirito di squadra, lealtà reciproca, tolleranza, capacità di mediazione, riconoscimento dei ruoli, rispetto dei processi democratici e del mandato che ci è stato assegnato, ed un minimo di flessibilità, nonché l’essenziale riconoscimento Istituzionale.

Monaco, 11 febbraio 2021

Dr. Daniela Di Benedetto
_ Presidente del Com.It.Es. di Monaco di Baviera

Un punto che nella sua semplicità spiega il nostro modo di fare politica sul territorio e che si è concretizzato proprio negli ultimi giorni è che l’Assessorato alla salute della città di Monaco ci ha comunicato proprio pochi giorni fa, che in seguito ad una sollecitazione ricevuta da questo Com.It.Es. ha introdotto anche la lingua italiana tra le lingue degli aggiornamenti sulla pagina della Città dedicata alla campagna contro il Covid – 19.

https://muenchen-it.corona-mehrsprachig.de/

Questo passo può sembrare un piccolo passo ma ha richiesto un lungo lavoro cominciato per altre ragioni e con altri interlocutori locali già alla fine del 2019.

Il Com.It.Es., il collaborazione con il Consolato Generale di Monaco di Baviera, ha prodotto
infatti una traduzione dei documenti relativi alla campagna vaccinale in Baviera avendo
notato che non esisteva una versione in lingua italiana e siti istituzionali plurilingue.

Abbiamo dunque offerto la nostra traduzione all’Assessorato facendo notare la mancanza di una versione in lingua italiana. L’Assessorato ci ha ringraziato ufficialmente per questo impulso e richiesto ai propri partner tradurre la propria pagina anche in lingua italiana.

Siamo dunque contenti di avere dato questo a sollecitazione che rende oggi possibile alla nostra Comunità leggere notizie e aggiornamenti nella propria lingua notizie su un tema oggi così importante.

Ringraziamo quindi a nostra volta l’assessorato per la Salute della LHS München per
l’attenzione alla richiesta di questo Com.It.Es., MiMi Bayern e l’Amsit e.V. (Associazione medico-scientifica italo-tedesca) per avere prodotto su richiesta della città di Monaco di Baviera le traduzioni ufficiali.

Piccoli passi di valore politico verso una nuova consapevolezza ed un nuovo riconoscimento!

Com.It.Es 2021

Car* Concittadin*, il 14 dicembre 2021 si è costituito il nuovo Comites, che risulta essere così composto

Daniela Di Benedetto – Presidente
Marco Berruti – Vicepresidente
Giorgia Capozzi – Tesoriera
Silvia Alicandro – Membro Esecutivo

Enrico Bianco – Segretario

Salvatore Bufanio – Consigliere
Barbara Cadelano – Consigliere
Michele Cagnoli – Consigliere
Daniele De Filippis – Consigliere
Sara Ingrosso – Consigliere
Andrea Masciavè – Consigliere
Michela Pavan – Consigliere

2015: da dove siamo partiti

Non siamo nuovi, oggi siamo in carica da

quasi sei anni e speriamo di andare presto incontro ad un rinnovamento.
Per spiegare chi siamo cominciamo da quella che era la visione del Com.It.Es. che nel 2015
ci eravamo prefissi di avere.

Questo era l’entusiasmo con il quale abbiamo accolto il nostro incarico subito dopo l’elezione
nel 2015 (Comunicato del 01.05.2015)


Il Com.It.Es. di Monaco di Baviera eletto nel 2015 è nuovo, giovane, donna e proiettato al futuro.
Il risultato con il quale ci hanno confrontato le ultime elezioni del Com.It.Es. non possono non destare alcune e profonde preoccupazioni. Anche a Monaco di Baviera, circoscrizione in cui il Com.It.Es. ha operato bene ed intensamente, soprattutto nella promozione del mondo in migrazione a livello istituzionale tedesco e bavarese, il flop è stato notevole e la partecipazione al voto molto bassa.
L’inversione dell’opzione di voto e l’aver procrastinato per troppi anni il voto per il Com.It.Es. hanno certamente avuto effetti devastanti sulla partecipazione al voto in termini quantitativi, mentre i tagli non razionali operati ai danni dei consolati hanno altrettanto certamente minato alla qualità dell’accesso al voto.
È anche vero che i Com.It.Es. erano invecchiati negli anni perdendo, forse anche per questo, il contatto con la comunità e l’energia necessaria a rinnovare obiettivi, modi, strumenti.
Forse hanno anche perso lo spirito di squadra lasciando due, tre di loro lavorare per tutti.
Questi dati erano prevedibili già a settembre ed è per questo che sin dalla costituzione della nostra lista abbiamo voluto dare un’immagine di rottura con quello che già allora chiamavamo “il Com.It.Es. che verrà”.
La nostra lista era composta da 11 donne e 4 uomini, età media sui 45 anni, candidati di nuova e vecchia migrazione, prime e seconde generazioni, tecnici, scienziati, imprenditori, giuristi, insegnanti, medici, artisti: ecco il nostro profilo.
Nell’Aprile 2015 siamo stati quasi tutti eletti (12 su 15): questo deriva dalle difficili condizioni delle precedenti elezioni e ci dà ovviamente poca flessibilità per il futuro. Ci siamo comunque dati l’obiettivo di essere un Com.It.Es. che guardi al futuro agganciando il vecchio ma eterno mondo dell’emigrazione e dell’associazionismo, puntando all’incontro della comunità quanto ai nuovi strumenti di comunicazione ed informazione.
I nostri primi passi sono stati mossi rinnovando una prima volta il sito-web del Com.It.Es. in modo da preservare la grande mole di informazione già contenuta, introducendo nuove piattaforme a cominciare da Facebook, cercando di incontrare il più possibile le Istituzioni e la comunità semplicemente andando incontro a ciascuno di questi attori.
Vogliamo, in primo luogo, rimanere “squadra”, valorizzando le peculiarità di ciascuno e cercando di captare quante più risorse ed energie possibile anche dall’esterno: coinvolgimento è e sarà la nostra parola d’ordine. Non abbiamo paura del confronto con chi la pensa diversamente da noi mentre pensiamo che la solitudine svuoti di significato politico anche il migliore dei progetti.
Desideriamo che le nostre riunioni, ad esempio, non solo vengano pubblicizzate il più possibile, ma che avvengano anche laddove la gente si riunisce davvero: se la comunità non viene da noi saremo noi a cercarla!
Bisogna dire che nessuno dei nuovi consiglieri del Com.It.Es. di Monaco di Baviera ha esperienza pregressa di Com.It.Es. e che tutti per la prima volta ricopriamo questo ruolo.
Questo dato ci consente di immaginare il Com.It.Es. in modo assolutamente scevro da pregiudizi e ricordi di come era stato. Allo stesso tempo avremo bisogno di un po’ di tempo per capire come potranno funzionare alcuni meccanismi ma su questo sappiamo di poter contare sul prezioso sostegno di chi ci ha preceduti.
Quando abbiamo formato la nostra lista non sapevamo ancora che saremmo rimasti gli unici a gareggiare perché nessuno oltre noi avrebbe raccolto il numero minimo di sottoscrizioni utile per la presentazione della lista. A maggiora ragione dobbiamo dire di essere contenti della lungimiranza mostrata nel comporre una lista quanto più eterogenea possibile.
L’eterogeneità, in questo l’esperienza migratoria ci ha insegnato molto, complica la gestione del gruppo, ne massimizza tuttavia potenzialità e creatività.

Ecco, noi desideriamo cominciare il nostro lavoro con umiltà, buona volontà, desiderio di ascolto e mettendo in essere tutta la nostra capacità di analisi e di sintesi perché la comunità in emigrazione torni a sentirsi vicina alle proprie rappresentanze, di ogni tipo e livello, e perché le Istituzioni italiane recepiscano l’idea che il voto all’estero va sostenuto e non demolito, che siamo una risorsa della quale né l’Italia né tantomeno il nostro Paese ospite può o potrà mai fare a meno.
Questi alcuni dei nostri obiettivi:

  • Razionalizzazione dei servizi consolari attraverso una più forte collaborazione con le amministrazioni locali e con l’Europa;
  • Rafforzamento della funzione di informazione – attraverso il nostro sportello – e di accoglienza dei nuovi arrivati – Newcomers Network Party;
  • Potenziamento dei mezzi e di informazione attraverso tecnologie nuove e tradizionali;
  • Sostegno all’associazionismo e ai momenti di incontro della comunità;
  • Eventi divulgativi sui temi della salute in emigrazione;
  • Sostegno alle piccole e medie imprese, al made in Italy;
  • Analisi della comunità e dei gruppi meno raggiungibili della stessa;
  • Sostegno alla diffusione della lingua e cultura italiana e alla scuola italo-tedesca;
  • Digitalizzazione della PA e semplificazione della burocrazia;

Augurateci buon lavoro, ne abbiamo bisogno!

Raccontarsi attraverso i fatti: relazione attività 2020

Per completare il quadro e poiché siamo convinti che ciascuno di noi è ciò che fa e il nostro Com.It.Es. è ciò che ha fatto per il proprio territorio, riportiamo il più recente bilancio del lavoro svolto dael Com.It.Es. nell’anno 2020 (di seguito Relazione sintetica del Presidente del Com.it.Es. circa il bilancio consuntivo 2020).

L’anno che si è appena concluso ha posto la nostra comunità, il mondo intero e anche questo Com.It.Es. di fronte ad una grave sfida, non ancora risolta.
La pandemia, esplosa proprio un anno fa ha avuto un importante impatto sulle nostre vite e ha portato dei cambiamenti che da un lato le generazioni più giovani difficilmente dimenticheranno, e dall’altro che i più anziani hanno spesso vissuto come l’inesorabile privazione di quelli che potrebbero essere o essere state le ultime occasioni di socialità.
Molte aziende e attività private sono state poste di fronte ad un bivio e spesso costrette alla chiusura. Le scuole hanno dovuto reinventarsi, le famiglie si sono ritirate fra quattro, spesso troppo anguste mura. Molti privati in condizioni di estrema indigenza si sono rivolti al Com.It.Es. e noi abbiamo cercato di metterli in contatto con le strutture adeguate.
La reazione è stata immediata, ci siamo reinventati.
Abbiamo dato un contributo cercando di diffondere velocemente ed estemporaneamente traduzioni in italiano delle informazioni più recenti attraverso i nostri mezzi di comunicazione, come le informazioni dal Governo bavarese, dalla città di Monaco, il sostegno psicologico in italiano offerto telefonicamente anche dall’Italia, informazioni e dibattiti sugli aiuti economici offerti e, non ultimo, il sostegno alla campagna a favore della vaccinazione contro il Covid-19.
Abbiamo promosso il transito sul canale online di tutte le manifestazioni, culturali e artistiche, ove questo fosse possibile e lo stesso abbiamo fatto con le nostre riunioni: in questo modo abbiamo cercato di dare sostegno ad una nuova forma di socialità e condivisione.
Soprattutto nella prima fase della crisi pandemica, abbiamo avuto modo di apprezzare la reazione tempestiva di molte aziende italiane anche nel nostro territorio, cosa che ci ha veramente resi orgogliosi.
Lo stesso abbiamo potuto osservare della scuola bilingue italo-tedesca, che si è reinventata online nel giro di pochissimi giorni ed è riuscita a formulare una offerta scolastica completa e seria, intervenendo anche nei casi di necessità.

Anche i corsi di lingua e cultura, messi a dura prova dalla mancanza di disponibilità di aule – mancanza che non si è fatto in tempo a rilevare presso le dovute sedi amministrative locali – venivano chiamati a riorganizzarsi nuovamente in modalità online: eppure, con grandi sacrifici, di ragazzi e soprattutto degli insegnati, si è riusciti, fin qui, ad andare avanti.
Con un occhio speciale ai corsi di lingua e cultura ma pensando a tutto il mondo italofilo ed italofono in Baviera, questo Com.It.Es. ha promosso e sta attivamente sostenendo un importante progetto di promozione online in collaborazione con il Ministero per gli affari esteri e comunitari, che speriamo possa partire a breve con un prototipo e dare un contributo importante alla diffusione di modelli di positività creativa e innovazione del Made in Italy.
A proposito di Made in Italy, insieme alla rete Intercomites abbiamo promosso una campagna di comunicazione di promozione dei prodotti italiani.
Abbiamo promosso e sostenuto insieme al Consolato Generale e di volta in volta associazioni e Istituzioni diverse, delle campagne a sostegno delle categorie più colpite (la ristorazione, gli artisti, gli ospedali italiani).
Nonostante le difficoltà del caso abbiamo riaperto lo sportello del Cittadino, stabilendo un contatto in corso di potenziamento con il Consolato Generale, per meglio venire incontro alle esigenze dei connazionali anche attraverso lo strumento telematico e telefonico.
La pandemia ha acuito la crisi di “orientamento” professionale di molti connazionali, soprattutto ma non solo, di genere femminile. In questo ambito abbiamo promosso attività di coaching online che hanno avuto molto successo.
Abbiamo dato un contributo, come abbiamo potuto, alla campagna per le elezioni comunali, organizzando materiale e incontri (prima del Lock-Down) con i numerosi candidati italiani.
Abbiamo per la prima volta ospitato una presentazione della pubblicazione della fondazione Migrantes (della Conferenza Episcopale Italiana) a Monaco di Baviera.
La realizzazione dei “Dialoghi di Maggio”, la “Rete tra strutture educative e scolastiche” così come la conferenza dell’Istituto di italianistica ha dovuto essere rinviati, rispettivamente al 2021 e al 2022.
Al contrario hanno puto ugualmente aver luogo il ciclo di manifestazioni per i 100 anni di Gianni Rodari, anche se per lo più in modalità online e con una necessaria riprogrammazione di molti eventi, e la nuova edizione di “Il.Fest” festa del Libro italiano, entrambi con il Patrocinio del Consolato Generale.
È stato realizzato un filmato relativo al progetto “Opera Semplice” nelle scuole bavaresi.

È stata stabilita una nuova collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino ed il Progetto dell’Osservatorio Europeo per il diritto patrimoniale di Famiglia, che ha avuto una sua manifestazione online lo scorso novembre.
A dicembre è stata accolta la richiesta di collaborazione di alcuni concittadini per accrescere la consapevolezza dei nostri ristoratori rispetto agli aiuti di Stato disponibili attraverso un webinar.
Il Com.It.Es. ha continuato a curare le relazioni con gli organi amministrativi e governativi bavaresi, nelle modalità consentite dalla situazione epidemiologica.
Si preme sottolineare ancora una volta, come l’impegno burocratico legato allo svolgimento delle attività amministrative del Com.It.Es. tenda a fagocitare le risorse di tempo, umane e di entusiasmo, dei membri del Com.It.Es., che invece desidererebbero occuparsi della propria Comunità.
Inoltre,
da qualche anno il finanziamento ordinario ha raggiunto dimensioni talmente esigue da garantire a malapena la copertura delle spese di gestione dell’ufficio (affitto all’Istituto Italiano di Cultura, stipendio per un minijob di poche ore settimanali, bollette). Questo impedisce qualunque forma di programmazione ma anche di intervento straordinario per casi di emergenza.
I risultati che si possono raggiungere insieme attraverso l’impegno dei Com.It.Es. sono molti e sono di grande valore per la Comunità. Presupposto essenziale però è sempre che si agisca con spirito di squadra, lealtà reciproca, tolleranza, capacità di mediazione, riconoscimento dei ruoli, rispetto dei processi democratici e del mandato che ci è stato assegnato, ed un minimo di flessibilità, nonché l’essenziale riconoscimento Istituzionale.

Monaco, 11 febbraio 2021

Dr. Daniela Di Benedetto
_ Presidente del Com.It.Es. di Monaco di Baviera

Ultimi aggiornamenti

Un punto che nella sua semplicità spiega il nostro modo di fare politica sul territorio e che si è concretizzato proprio negli ultimi giorni è che l’Assessorato alla salute della città di Monaco ci ha comunicato proprio pochi giorni fa, che in seguito ad una sollecitazione ricevuta da questo Com.It.Es. ha introdotto anche la lingua italiana tra le lingue degli aggiornamenti sulla pagina della Città dedicata alla campagna contro il Covid – 19.

https://muenchen-it.corona-mehrsprachig.de/

Questo passo può sembrare un piccolo passo ma ha richiesto un lungo lavoro cominciato per altre ragioni e con altri interlocutori locali già alla fine del 2019.

Il Com.It.Es., il collaborazione con il Consolato Generale di Monaco di Baviera, ha prodotto
infatti una traduzione dei documenti relativi alla campagna vaccinale in Baviera avendo
notato che non esisteva una versione in lingua italiana e siti istituzionali plurilingue.

Abbiamo dunque offerto la nostra traduzione all’Assessorato facendo notare la mancanza di una versione in lingua italiana. L’Assessorato ci ha ringraziato ufficialmente per questo impulso e richiesto ai propri partner tradurre la propria pagina anche in lingua italiana.

Siamo dunque contenti di avere dato questo a sollecitazione che rende oggi possibile alla nostra Comunità leggere notizie e aggiornamenti nella propria lingua notizie su un tema oggi così importante.

Ringraziamo quindi a nostra volta l’assessorato per la Salute della LHS München per
l’attenzione alla richiesta di questo Com.It.Es., MiMi Bayern e l’Amsit e.V. (Associazione medico-scientifica italo-tedesca) per avere prodotto su richiesta della città di Monaco di Baviera le traduzioni ufficiali.

Piccoli passi di valore politico verso una nuova consapevolezza ed un nuovo riconoscimento!

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Consiglieri e Membri

null

Daniela di Benedetto

Presidente
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Marco Berruti

Vicepresidente
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Silvia Alicandro

Membro Esecutivo
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Giorgia Capozzi

Membro Esecutivo
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Teresa Barberio

Segretaria
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Michele Cagnoli

Consigliere Comites
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Enrico Bianco

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Daniele De Filippis

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Consigliere Comites